Questi sono i premiati di Amarcort Film Festival 2017.
sezione Amarcort
Miglior Corto 2017
Written/Unwritten di Adrian Silisteanu
Menzione
La Voce di David Uloth
Premio "il Pataca" alla migliore interpretazione
Paolo Graziosi, protagonista del corto Shalim Goodbye di Jacopo Manzari.
Menzione Fellini
Stella 1 di Roberto d'Ippolito, Gaia Bonsignore
Un cortometraggio che racconta una storia originale. Un sogno lucido della protagonista che è reso possibile dalla complicità con la "base" cioè la mamma (una brava Cecilia Dazzi). Omaggio a Samanta Cristoforetti e alle strisce comics di Calvin & Hobbes che ci riportano al giovane Fellini e all'amato Little Nemo. Un premio che va alla troupe "sognante".
La giuria segnala "Ratzinger vuole tornare" di Valerio Vestoso per aver raccontato l'attualità e i suoi "luoghi comuni" con un piglio originale, fatto di sapida ironia e invenzione linguistica.
Premio della critica
Recall di Daniel Reich
Un film che si interroga sull'incapacità di cogliere la realtà nella sua profonda essenza, in cui anche la tecnologia si arrende all'impossibilità di una riproduzione efficace. Il corto, sulle coordinate di un mistero narrativo alla Fredric Brown, dimostra come la verità sia popolata di fantasmi.
Menzione Giuria Premio della Critica
Tabib di Carlo D'Ursi
In uno spietato scenario di guerra, un evento breve ma emblematicamente devastante fotografa senza retorica momenti di impotenza davanti alla follia della vita e della morte. che della guerra è lo scempio estremo.
Menzione Giuria Premio della Critica
Princess di Karsten Dahlem
Inoltrandosi con sensibilità nelle conflittualità psicologiche e di identità preadolescenziali il corto si fa apprezzare anche per la felicità espressa dal protagonista al termine della sua agnizione.
Premio A.F.I.C. al miglior cortometraggio italiano
Tabib di Carlo D'Ursi
Il film ci ha colpito per la capacità di raccontare in modo realistico ed emozionante un drammatico episodio del conflitto siriano. Con una pura narrazione visiva, attraverso un linguaggio che sovrappone il piano della realtà e della finzione, e quasi senza utilizzare le parole, il corto mette in scena, senza retorica, un atto di eroismo medico che commuove lo spettatore aprendo una riflessione sulla feroce assurdità di una guerra contemporanea.
Premio Giuria Popolare
Princess di Karsten Dahlem
Il merito di questo corto è quello di ambientare la storia in un luogo non luogo, perché può essere ovunque. Inquadrature perfette, così come i tempi tecnici, colorato e veloce nel ritmo, mai scontato ne banale. Una storia che tocca con diverse intensità tematiche preadolescenziali, un atto di bullismo che si trasforma in un'elaborazione del lutto, nell'accettazione di sé, e la nascita di un'amicizia, raccontato con candore e con una recitazione così spontanea dai due attori protagonisti Ole e Davie, che ci ha conquistato.
Menzione Giuria Popolare
Le petite monde di Fabrice Bracq
Il racconto di una vita come se fosse una fiaba, il coraggio di una giovane madre nel narrare con sublime incanto e armonia alla figlia molto piccola, la sua tremenda verità, in un commuovente messaggio d'amore! Delicato e struggente, ci ha commosso.
Menzione Giuria Popolare
Krampus di Christof Pilsl
Corto geniale, dissacrante e irriverente a tema Natalizio, dove genitori prescrittivi al limite della sopportazione non lasciano spazio ai bambini di vivere la festa secondo i loro desideri: Quadretti didascalici ove si susseguono situazioni grottesche e comiche, con finale a sorpresa ...lo "spirito" del Natale (nordico), farà per così dire "giustizia". Ottima sceneggiatura e fotografia.
Menzione Giuria Popolare
Tabib di Carlo D'Ursi
In questa rassegna ci sono stati tanti corti che ci hanno fatto riflettere sulle condizioni umane di guerre, di povertà, di disagio economico, di emarginazione, ma "Tabib" su tutti è stato un pugno allo stomaco, pochi minuti con poche parole ma con un'intensità visiva e sonora da farci venire i brividi. La forza delle immagini per raccontare la storia di un medico, Mohammed Wassim Maaz, di Aleppo, mescolare le immagini reali che hanno fatto il giro del mondo come fatto di cronaca, e riportare nell'immaginario i suoi ultimi momenti di medico che cura un ragazzino ferito! In un ospedale sotto bombardamento! Senza parole.
La giuria popolare ringrazia l'organizzazione di Amarcort Film Festival, per averci dato l'opportunità ed onorati di essere stati scelti per vivere questa esperienza. Ricordandovi che il miglior cortometraggio è quello che dobbiamo ancora vedere... aspettando fiduciosi e pieni di curiosità la prossima onda creativa dell'undicesima edizione! Grazie di cuore da tutti noi.
Premio Giuria Giovani
La Voce di David Uloth
Una storia mai banale in cui la musica oltre ad accompagnarci durante il corto è anche essa protagonista, parlando allo spettatore con le sue note.
Menzione SMArt Academy
Hoods di Maja Aro
sezione Aldina
Miglior corto della categoria
Forest of Echoes di Luz Olivares Capelle
Un corto che è un piccolo grande film capace di raccontare i travasi dall'adolescenza all'infanzia e viceversa con un'inquietante dolcezza che produce e mantiene alta la tensione nello spettatore e con una tecnica poliedrica che lascia aperta la porta a ulteriori imprevedibili sviluppi.
Menzione
Dependency Test di Asaf Schwartz
Un quadro sociale toccante che racconta con delicatezza il rapporto tra diverse generazioni.
Menzione
Adaptation di Bartosz Kruhlik
Il film è una profonda e tormentata indagine di un dramma insieme intimo e familiare, reso in maniera impeccabile principalmente dalla grande prova attoriale del protagonista.
sezione Rex
Miglior corto d'animazione
Confino di Nico Bonomolo
Attraverso l'uso delle ombre cinesi che il protagonista utilizza per sfuggire al suo destino, l’autore è riuscito a innestare sulla vicenda personale, una emozionante ode alla storia del cinema, nella quale si ritraccia anche un significativa citazione al cinema felliniano.
Menzione
Borderlines di Hana Novakova
Un film caratterizzato da un tratto grafico semplicissmo ma che partendo da un'iniziale sviluppo lineare arriva a illustrare una profonda analisi dei rapporti umani.
Menzione
Garden Party di Lucas Navarro
Un film realizzato in maniera impeccabile, dove la tecnica utilizzata ha saputo valorizzare appieno anche la costruzione dell'impianto narrativo dell'opera.
sezione Gironzalon
Miglior corto sperimentale
Auto di Conner Griffith
Menzione
Mixteip di Teemu Ake
sezione Gradisca
Premio del pubblico
Golden oldies di Daan Valsink
sezione Fulgor
Premio Regione Emilia-Romagna
Luigino di Paolo De Lucia
sezione Il giro del mondo in 80 corti
Miglior corto della categoria
Madam Black di Ivan Barge
sezione Cantarel
Miglior corto della categoria
Naufragando, cantata da MaDeDoPo di Ivan D'Antonio
Raffinata la fotografia, il linguaggio e il montaggio... Azzeccato al brano; un'ottima sensibilità.
Pitch "Block Notes"
Miglior progetto
Il pianista che suona col cuore di Nikolas Grasso
Questi sono i film finalisti di Amarcort Film Festival 2017.
Amarcort
Rex (corti di animazione)
Gradisca
Fulgor (corti emiliano-romagnoli)
Gironzalon (corti sperimentali)
Aldina (corti di studenti di scuole di cinema)
Cantarel (videoclip musicali)
Titolo: Hasta que la celda nos separe
Autore: Joserro e Mariana Emmanuelli
Nazione: Porto Rico
Anno di produzione: 2015
Titolo: Madam Black
Autore: Ivan Barge
Nazione: Nuova Zelanda
Anno di produzione: 2015
Titolo: Bubbles don't lie
Autore: Stepan Etrych
Nazione: Repubblica Ceca
Anno di produzione: 2015
Titolo: Efímera
Autore: Diego Modino
Nazione: Spagna
Anno di produzione: 2012
Titolo: Balcony
Autore: Toby Fell-Holden
Nazione: Regno Unito
Anno di produzione: 2015
Titolo: Perched
Autore: Liam Harris
Nazione: Regno Unito
Anno di produzione: 2016
Titolo: The Postmodern Pioneer Plaque
Autore: Boris Kozlov
Nazione: Spagna
Anno di produzione: 2016
Titolo: El atraco
Autore: Alfonso Díaz
Nazione: Spagna
Anno di produzione: 2017
Titolo: French Touch
Autore: Xiaoxing Cheng
Nazione: Cina / Francia
Anno di produzione: 2015
Miglior sceneggiatura
Grand Hotel di Maja Costa
Grand Hotel affronta con estrema delicatezza il complesso rapporto di un padre con le proprie figlie, perdute da tempo. L'uccello ormai estinto, che le ragazze osservavano da piccole, il passero spagnolo, non è null'altro che il tassello mancante della loro relazione con il padre, metafora della figura materna scomparsa anni addietro. Il punto di forza della scenggiatura risiede principalmente nella grande abilità di intesecare la metafora con il coinvolgimento emotivo. Il Grand Hotel nel quale è ambientata la storia corrisponde alla materializzazione dello stato d'animo del protagonista: abbandonato a sé stess, decadente e prossimo alla fine. La scenggiatura si distingue per la sapiente maestria poetica dell'autrice, che ha saputo narrare gli stati d'animo dei personaggi senza scadere nel didascalico, ma al contrario caratterizzando la narrazione con una sottile nostalgia di fondo che coinvolge il lettore e lo porta emotivamente a vivere in prima persona la storia. Poesia e narrazione allo stato puro.
Menzione Speciale
Fotoricordo di Andrea Bondioli
La nostalgia, la malinconia che emerge da questa sceneggiatura è palpabile. Rimanere nel ricordo degli altri è desiderio comune, ancor più per un anziano ex attore di successo. Il protagonista, prima di uscire di scena definitivamente, decide di farsi fare un servizio fotografico e per questo sceglie un giovane fotografo. Il rapporto che si viene a creare tra i due è estremamente lampante: il giovane cammina veloce, l'anziano è arrivato ormai alla fine del suo percorso. Da lodare l'abilità del giovane autore, che ha saputo stupire con un linguaggio delicato e dolce, affrontando un tema profondo e spinoso, come quello del passare inesorabile della vita e del tempo, con un sapiente tocco di leggerezza.
Regista e sceneggiatore, Daniele Esposito inizia producendo e realizzando alcuni cortometraggi che vengono selezionati in festival e ricevono alcune importanti menzioni. Tra questi il cortometraggio “Un Regalo Senza Parole”, menzione speciale della giuria presieduta da Gillo Pontecorvo al PA Forum 2004. Nel frattempo consegue il Diploma di Laurea nell’inverno del 2007 in Cinema al dipartimento di Arte Musica e Spettacolo di Roma3.
A gennaio 2012 ha conseguito laurea magistrale in Cinema Digitale al dipartimento di Scienze per lo Spettacolo dell’Università La Sapienza. Con il cortometraggio “Roulette Russa” vince il premio come miglior corto all’HorrorMovie Festival 2011.
Nel 2015 inizia la sua collaborazione con la casa di produzione FJFM, prima con la web serie, finanziata dalla Regione Lazio, “Super Italian Family” e poi successivamente con il cortometraggio “La Ruota”. Nel 2016 realizza il cortometraggio “Giorni di Precaria Follia” che ottiene diversi riconoscimenti al 48hour Film Project 2016.
Giancarlo Buzzi nasce il 2 giugno 1946 a ISPRA provincia di Varese, sul Lago Maggiore.
Per anni si è dedicato alla scrittura per il Teatro. Sulla rivista “Teatro”, nel corso degli anni sono state pubblicate cinque sue commedie molto rappresentate in seguito da compagnie teatrali. Cultore del dialetto locale, ha pubblicato nel 1982 un manuale del dialetto della zona basso Verbano. Passato da alcuni anni alla scrittura per il cinema, con la soddisfazione di vedere alcune sue sceneggiature divenute film. Nel 2014 ha istituito il Festival Internazionale del Cinema Povero, per cortometraggi e sceneggiature, assumendo la Direzione Artistica.
Nasce a Rimini, il 10-10-65. Attrice, sceneggiatrice e scrittrice. Viene selezionata fra un panel di sceneggiatori europei dal Mediterranean Film Institute per un workshop finanziato dell’Unione Europea. Viene selezionata da MEDIASET per partecipare al workshop e laboratorio per la creazione di nuove tipologie di sit-com televisive.
Lavora presso la compagnia “Teatro delle pulci” diretta dal regista Mario Cudignotto a Vicenza e in seguito, presso la compagnia “Ufficio di turismo interno” diretta dal regista Gigi Ghezzi. Lavora come attrice di Cabaret presso lo Zelig di Milano con lo spettacolo “Baruffe ciosotte”per la regia di Lucia Vasini. Scritto da Luisa Raimondi e Riccardo Piferi e presso lo Zelig di Milano con lo spettacolo “Aiuto mamma!” Scrive la sceneggiatura del cortometraggio “ Metropolis” per la regia di Nicola Civarelli. Partecipa alla stesura dello spettacolo di cabaret di Lucia Vasini. Realizza il cortometraggio “Lo specchio” in qualità di autrice, attrice e regista. Scrive il trattamento del film in costume “Terms of Engagement”. Per la Hera International Scrive il trattamento “Nella terra dei Gnam Gnam” Con Marc Zakian. Scrive la sceneggiatura “Viale dei Pavoni” durante il workshop MFI. Il trattamento cinematografico “La casa”. La bibbia della sit-com “Bagnini in prima linea”. La sceneggiatura “The pig is fine” (titolo provvisorio) per Streetwise Films Londra. La bibbia e la prima puntata di “Balera Mon Amour”. Per la Streetwise Films termina la stesura del trattamento “Magdaleine”, film in costume.
Nato a Bologna il 20 Maggio 1965.
Insegna materia Produzione al corso di Cinema della Regione Lazio Film Commission / AssForleo, in Roma. Selezionatore per il Festival di Cartagine in Tunisia, il più antico festival africano. Fondatore e amministratore unico di Revolver srl per l’attività di produzione, distribuzione cinematografica e coproduzioni internazionali soprattutto europee.
Dal ‘97 presente ai festival e mercati di Cannes, Berlino, Venezia, Locarno, Toronto, AFM, ed altri.
È stato direttore commerciale del gruppo Minerva Pictures/RARO Video, Fandango, Sharada e buyer/acquisition per Istituto Luce: acquisizioni full rights sui mercati internazionali, di film poi premiati ai principali festival, collaborazione a coproduzioni estere tra cui Kusturica, Loach e Manchevski, collaborazione a produzioni domestiche di registi quali Grimaldi, Chiesa, Muccino, Capuano, Asia Argento ecc.
Ultime co-produzioni con Revolver srl: “Come il vento” di Marco Puccioni; “Foreign Body” di Krysztof Zanussi; "Il bambino di vetro" di Federico Cruciani; "Broken" di Edmond Budina; produzioni esecutive dell’ultimo docu-fiction di Wim Wenders “Man of His Word” in Umbria e Città del Vaticano; esecutive di vari telefilm del canale tedesco ZDF in Sardegna ed in Sicilia, e di altri film tedeschi, inglesi e francesi in Puglia, Umbria, Toscana; produzione di spot pubblicitari francesi e svizzeri a Roma e Bologna; produzione di documentari e corti.