sezione Amarcort
Premio della Giuria Tecnica come miglior corto
Non farai del male di Luca Elmi
La giuria sottolinea la buona qualità media dei film italiani del concorso, e assegna il primo premio a "Non farai del male" che, lavorando soprattutto sull’ambientazione e la recitazione, ripropone un modello di genere che incrocia riferimenti al cinema americano e al corrispondente cinema italiano.
Menzione SMArt Academy per il miglior corto (ex aequo)
Zinì e Amì di Pierluca Di Pasquale
Per la capacità di aver utilizzato al meglio le possibilità narrative e visive del cortometraggio raccontando una storia efficace e non priva di ironia.
Nostos di Alessandro D'Ambrosi e Santa De Santis
Per l’eleganza visiva e per aver elaborato in maniera originale il tema della memoria, sorretto da un’interpretazione ed una qualità di spessore
Menzione "Fellini"
Smile di Matteo Pianezzi
Per aver restituito, in un modo non privo di originalità, alcuni degli elementi principali del cinema di Fellini come il mondo del circo, il mimo e la poesia, portando - con un finale a sorpresa - lo spettatore a commuoversi davanti ad uno spazio ricco di gesti e senza rumori.
Premio "il Pataca" alla migliore interpretazione
Sergio Fiorentini, protagonista del corto In fondo a destra
Per aver ancora una volta caratterizzato con estrema naturalezza e semplicità il personaggio da lui interpretato.
sezione Gradisca
Premio del pubblico
The Farmer di Francesco Zucchi
Menzione SMArt Academy
Dall'altra parte di Marco Rota
Nello spazio di uno spot tratta in maniera esaustiva il grave problema dell’adescamento mediatico, aggravato, in questo caso, dal rapporto familiare delle due parti.
sezione Fulgor
Premio SMArt Academy per il miglior corto della categoria
Perfetto di Corrado Ravazzini
Per aver saputo interpretare in chiave comica l’incubo peggiore di qualsiasi cliente seduto ad un tavolo di ristorante. L’ottima interpretazione dei due protagonisti e la sapiente dettatura dei tempi comici portano ad un corto... Perfetto.
Menzione SMArt Academy valida per la partecipazione al Premio Regione Emilia-Romagna
Silenziosa Mente di Alessia Travaglini
Rivisitazione di Alice nel paese delle meraviglie. Tecnica, poesia,narrativa sapientemente dosati, lasciano lo spettatore meravigliato e nello stesso tempo inquieto.
Amarcort
Gradisca
Fulgor
Ha fondato la Cineteca di Rimini, organizzato e diretto manifestazioni e festival internazionali, scritto un gran numero di articoli, saggi e libri di argomento cinematografico. Attualmente è sindaco di San Mauro Pascoli.
Docente di Scrittura creativa alla Facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università di Salerno.
La sua carriera di autore e attore si divide tra teatro, televisione e cinema.
Dopo le prime esperienze giovanili in palcoscenico fonda con Lello Arena e Massimo Troisi il trio comico "La Smorfia".
Con questo gruppo esordisce in televisione nel 1977, col programma di varietà Non Stop. Sempre sui canali Rai seguono altre apparizioni in programmi di varietà: nel 1978 con La sberla, nel 1980 con Effetto smorfia, nel 1982 con Bum bum all'italiana e nel 1984 con Come quando fuori piove.
Sempre per il piccolo schermo, negli anni, ha preso parte a molti film tv, tra i quali: Quando ancora non c'erano i Beatles, Gioco perverso, Il grande fuoco, Costanza, Il Cardinale, Tutti gli uomini sono uguali.
Nel 1998 è protagonista nella serie, in onda su Rai Uno, Una donna per amico, tra le prime fiction seriali di successo.
In ambito cinematografico intensa è la sua attività sia come regista (Prima che sia troppo presto, Io Peter Pan, Ladri di futuro) sia come attore (Scirocco, Fiori di zucca, L'amore molesto, Vrindavan Film Studios, Le mani forti, Fiabe metropolitane).
Autore del Soggetto e Sceneggiatura de Il quarto Re e Amore con la esse maiuscola.
Dopo l'avventura televisiva, con il programma Navigator, dal 2000 è ancora protagonista di numerose fiction:
Una donna per amico 2, Tutto in quella notte, Mozart è un assassino, Lo zio d'America, Madre Teresa, Orgoglio 1 e 2, Noi, Questo è amore, Provaci ancora prof, La Provinciale, L'ultimo rigore 2, Provaci ancora Prof 2, Era mio fratello, La terza verità, Provaci ancora Prof 3, Una Madre, La mia casa è piena di specchi, La vita che corre.
Dal 2011 prende parte al progetto curato da Massimo Ranieri che riporta in televisione, su Rai Uno, la commedia di Eduardo De Filippo: Napoli Milionaria, Questi Fantasmi, Sabato, Domenica e Lunedì, e Applausi e sputi (diretto da Richy Tognazzi).
Nel 1997 ha diretto l'opera lirica Il Trovatore.
Ha preso parte ad alcuni corti d'autore tra cui No smoking company, regia di Edo Tagliavini – Golden Globe Stampa Estera 2007.
Voce recitante in: La natura dell'amore dal De Rerum Natura di Lucrezio con la New Project Jazz Orchestra (2007) e in Henrik Ibsen e altre storie, dalle nebbie lungo una galleria verso il sole.
È autore dei documentari di ricerca Il corpo e il suo linguaggio (la bioenergetica di A. Lowen) e Il mio tao chi (il tai chi di Al Huang).
Autore e ideatore della trasmissione tv in onda su Rai Uno Un poeta per amico.
Ha partecipato come relatore a numerosi convegni nazionali ed internazionali sulle tematiche della Scienza dell'Anima e di Confine.
È direttore editoriale della collana di Audiobook edita da Verdechiaro.
È membro della ItalianAttori (Rappresentativa Nazionale di Calcio per la Solidarietà).
È Cavaliere ufficiale e Commendatore della Repubblica Italiana.
"Attore per caso", inizia la sua carriera a Grassina, presso la Casa del Popolo, con la Compagnia "Gli Sfacciati Paesani".
Dal teatro di Grassina si sposta poi nei teatri fiorentini dove, nel corso degli anni, ha la possibilità di conoscere e collaborare con i grandi del vernacolo: Mario Marotta, Ghigo Masino, Giovanni Nannini e Wanda Pasquini.
È interprete di caroselli storici come quello del Cynar con Ernesto Calindri e di moltissime fiction.
Ha tenuto a battesimo tutti i maggiori comici toscani (Roberto Benigni in "Berlinguer ti voglio bene", Francesco Nuti in "Madonna che silenzio c’è stasera", Leonardo Pieraccioni nel "Ciclone").
Numerose le sue intepretazioni per il cinema (Radio Audience, Amici miei - Come tutto ebbe inizio, I mostri oggi, Benvenuti in amore, Il pugno di Gesù, Dopodomani, La mia squadra del cuore, Il quaderno della spesa, Faccia di Picasso, Fantozzi 2000 - La clonazione, Il pesce innamorato, Lucignolo, Grazie di tutto, Il ciclone, Albergo Roma, I laureati, Amami, Zitti e mosca, Madonna che silenzio c'è stasera, Viaggio con Anita, L'insegnante balla... con tutta la classe, Berlinguer ti voglio bene, Amici miei) e per la televisione (Il mostro di Firenze, Per una notte d'amore, Le ragazze di San Frediano, Graffio di tigre, Un posto tranquillo 2, Un medico in famiglia 3, Un posto tranquillo, Lezioni di guai)
Nel 2012 si avvicina alle nuove tecnologie interpretando Impero della prima web-series toscana tutta da ridere: Bagnini.
(Ferrara, 1971). Dopo un'infanzia felice fra Goldrake e lo skate, inizia ad alternare viaggi per il mondo (ha collaborato con testi e servizi fotografici alla realizzazione di alcuni titoli della Clup Guide), esami al DAMS, ed esperienze di danza teatro con la compagnia dei Contact Dance di Monica Francia. Dopo il sospirato concedo militare, si diploma in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia.
Successivamente realizza numerosi tra spot, video clip musicali e cortometraggi.
Classe 1967, laureato in filosofia, dal 1997 lavora alla Cineteca del Comune di Rimini.
Nata a Bologna nel 1965 sotto il segno dei Gemelli, ascendente Bilancia, Francesca ha vissuto i primi 19 anni della sua vita a Rimini, con i genitori Maria Maddalena Fellini e papà Giorgio Fabbri, pediatra.
A 23 anni si è laureata in lingue e letterature straniere e nel 1987 ha firmato la sua prima scrittura con la Rai, per il programma "Muoviamoci su Raidue" con Sidney Rome, ben 180 puntate.
Dopo questa esperienza, Francesca ha firmato molti altri contratti con la Rai, dal 1999 al 2006 è stata una delle inviate de "La vita in diretta" con Michele Cucuzza su Raiuno.
Ha lavorato con autori come Michele Guardì, Enza Sampò, Licia Colò.
La televisione le piace molto, ma il cinema è da sempre nei suoi cromosomi (si definisce "cresciuta a cinema e tortellini"): tra il 1993 e il 1997 ha collaborato con RTL 102.5 occupandosi proprio di cinema, e grazie a questa esperienza è diventata giornalista professionista.
Dal 2004 al 2006 firma e conduce sempre su RTL: "Asa NIsi MAsa - L'ANIMA del cinema" che prende il nome dalla frase magica ripetuta da Guido/Mastroianni, protagonista di "Otto e mezzo".
Francesca ha pensato a questo titolo per la sua trasmissione come omaggio al suo zio "CHICCO".
La Fellinette, così la chiamano gli amici, ama la buona tavola, il teatro, i libri e le piante anche se non ha un pollice verde. Il suo film preferito dello zio è Amarcord, di cui conosce ogni battuta e che rivede appena può. Da grande non sa ancora cosa farà, forse anche l'attrice, seguendo così le orme di famiglia.
Francesca è un eterno Peter Pan...
Premio Giuria Tecnica miglior foto a tema "Ritratti Felliniani"
Guerra e Pace di Mauro Vincenzi
Per lo stile usato e la composizione.
Premio Giuria Tecnica miglior foto a tema libero
Il macchinista di Sandra Zagolin
Perché è un bell’esempio di ritratto.
Premio del pubblico
Complicità di Romeo Fraioli
Libera Mente Fellini |
Luci nella notte |
Le vite che vorrei |
L'abile Intrattenitore 2 |
La minestrina dello zio |
Il mio ritratto |
Complicità |
Carnevale felliniano |
Fellini n.2 |
La tabaccaia vintage |
Ritratto allo specchio |
Le danzatrici sospese |
Gelsomina |
Guerra e Pace |
Romantica attesa |
8 Settembre 2007 |
Finestra sul tempo |
Magia e realtà |
Paesaggio n.1 |
Legami |
Quattro generazioni |
Estate |
Allo specchio |
Il macchinista |
Oltre la scalinata |
"Sono nato al mondo della fotografia nel 1984, in una fredda mattina autunnale, sulla spiaggia deserta. Al collo una Bencini 35mm dei miei genitori, impostata su "nuvoloso" (i diaframmi erano un optional), una pelliocla a colori Kodak e un'ottica fissa (credo un 45 o 50 mm).
Mi ricordo che scattai quasi tutte foto al mare e alla spiaggia deserti con l'orizzonte perfettamente al centro, praticamente vuote. Ma delle 24 sviluppate e stampate, me ne ricordo una: all'orizzonte una persona di spalle che cammina sulla spiaggia."
Ideatore nel 2008 del "Pesaro Photo Festival" (che curerà poi fino al 2010) e successivamente dell'"OpenPhotoContest di Gradara".
Rimini Sparita nasce quasi per gioco nell'aprile 2012 ed inizia in modo stabile la pubblicazione del materiale disponibile a fine giugno, attingendo principalmente dalla bibliografia su Rimini e dall'emeroteca gambalunghiana.
Immediatamente riscuote un imprevedibile successo acquisendo decine di nuovi lettori al giorno e superando i 3.500 appassionati dopo soli quattro mesi di attività.
La Redazione è oggi composta da diverse persone di età e formazione eterogenea, che pubblicano i propri contributi in modo volontario e costante.
L'innovazione dell'iniziativa è dovuta alla completa apertura dell'archivio all'esterno, da qualche giorno anche attraverso il sito www.riminisparita.info attraverso il quale tutti i lettori possono accedere, contribuire o prelevare a titolo gratuito il materiale così che la storia locale, anche quella spicciola venga diffusa in modo capillare soprattutto a vantaggio dei più giovani che peraltro sono quelli che stanno manifestando più interesse.
Naturalmente dalla Redazione viene comunque applicato un rigoroso controllo affinché il contesto rimanga civile e assolutamente indipendente.
"La Rimini che non c'è più" in cinque mesi ha superato i 4600 contatti su Facebook, diventando la pagina online incentrata sulla memoria più seguita, e suscitando l'interesse degli organi di informazione e di quanti sono desiderosi di scoprire la trasformazione ed i mutamenti di Rimini.
L'archivio fotografico raccoglie ormai centinaia di immagini di diversa provenienza e respiro, con un arco temporale che va dal 1800 ai giorni nostri.
L'associazione è del tutto priva di qualsiasi fine di lucro ed è assolutamente attenta alle fonti da cui vengono attinte le immagini indicandone sempre la provenienza e pubblicandole solo dopo aver richiesto il benestare di editori, tipografi, enti pubblici, collezionisti, siti web ed altre realtà editoriali e culturali.
A riprova dell'importanza dell'iniziativa sono tanti gli articoli sulla nostra redazione, che tiene anche una rubrica fissa su TeleIcaro e RadioIcaro, ed una su Sorpresa.
"La Rimini che non c'è più" ha lo scopo di far rivivere, nei ricordi dei cittadini, il fascino della Rimini ormai tramontata, il suo legame con la storia italiana, il suo spirito tenace e romantico per poter riscoprire l'importanza della memoria, elemento imprescindibile per l'esistenza di ogni comunità civile.